martedì 2 luglio 2013

Le vesti Rituali



Le Vesti Rituali

Secondo alcuni Stregoni, molte Streghe e non pochi Wiccans, il miglior modo di operare è stando nudi. Ora, se questo può essere fattibile al chiuso, in un luogo riscaldato, al riparo dalle intemperie, non è certo consigliabile farlo all’aperto in pieno inverno, magari sotto la pioggia o mentre nevica… Pur considerando la nudità rituale come parte tradizionale della Stregoneria, è opportuno adoperare vesti acconce quando si opera, e a tale scopo vi sono diverse possibilità di scelta. La tipica veste rituale è una tunica, tipo quella dei preti o dei frati, ovvero il tipo di abito che viene indossato dai sacerdoti di quasi tutte le religioni fin dall’alba della civiltà; una tunica da Strega può essere lunga fino al ginocchio o più lunga, fino a quasi toccare terra, mentre lo Stregone adotterà una tunica corta solo se porta anche un paio di brache, altrimenti meglio una più lunga che copra del tutto le gambe. La tunica cerimoniale viene normalmente indossata sul corpo nudo, dopo essersi lavati e purificati, ma a volte il tipo corto viene indossato sopra gli abiti: questo metodo è usato soprattutto in alcune congreghe dove lo scopo della tunica è più che altro quello di uniformare l’abbigliamento degli adepti durante le riunioni e i riti in comune, e non quello di avere un vero e proprio abito da cerimonia da usare solo per fare magia. La stoffa usata per l’abito rituale deve essere rigorosamente di provenienza naturale, meglio se cotone o lino, o tela di canapa: anche la lana va bene, specie per i climi rigidi o per confezionare un mantello per i mesi freddi, ma mai e poi mai si dovrà usare la seta, per ottenere la quale si devono uccidere moltissimi bachi e ciò carica questa fibra di una grossa dose di energia negativa… La veste dovrebbe essere di colore scuro, meglio se nero, grigio, marrone o verde per armonizzarla ai colori della Terra, però è possibile utilizzare anche il bianco ( molto spesso i sacerdoti vestivano di bianco nell’antichità, e non solo i Druidi…) o l’azzurro, come i Bardi della tradizione celtica, oppure il blu scuro, quest’ultimo si usa preferibilmente per le donne. L’usanza di utilizzare vesti di colori diversi a seconda del giorno, per armonizzarla con la valenza planetaria corrispondente, bianco per la Luna, rosso per Marte, verde per Venere, ecc., fa parte della Magia Cerimoniale e in Stregoneria è meglio evitarla, anche perché il colore rosso non deve essere usato per la veste poiché è il colore del Cordone. Altrettanto da proscrivere l’uso di colori in sintonia col proprio segno zodiacale, a meno che tale metodo non sia riservato alle cerimonie di gruppo, magari all’interno di un Coven.

 La veste dovrebbe avere maniche lunghe ed ampie ed è possibile munirla di un cappuccio, ma quest’ultimo, detto anche cocolla, fa di solito parte del mantello. Il mantello deve essere di colore scuro, senza eccezioni, quale che sia il colore della veste, e possibilmente più scuro di quest’ultima, oppure di colore uguale, mai più chiaro. Deve essere lungo quasi quanto la veste, avvolgere completamente il corpo, e se possibile fatto di stoffa pesante per riparare dal freddo e dalle intemperie: ovviamente, anche qui niente tessuti sintetici… per fermare il mantello si possono usare lacci, ganci metallici o fibbie, non velcro o cose simili. Sia la veste che il mantello devono essere usati soltanto per operare incantesimi, officiare riti magici o religiosi e celebrare le festività. L’ideale sarebbe avere un abito da indossare in occasioni “pubbliche” e un altro da riservare alle operazioni in solitudine, se in quest’ultimo caso non si preferisce la nudità. Dopo ogni utilizzo, la veste va lavata con acqua e sapone di Marsiglia, anche in lavatrice ma senza centrifugarla, e stesa ad asciugare per un giorno ed una notte. Dopodichè va stirata e riposta al sicuro fino al nuovo utilizzo. Il mantello richiede in linea di massima uguale cura. Ogni tanto è consigliabile esporre la veste a fumigazioni di incenso per purificarla da energie negative.
Per consacrare la veste rituale esistono diversi modi di procedere: uno di essi, per ovvie ragioni il più difficile da mettere in pratica, consiste nel far tessere, tagliare e cucire l’abito da una fanciulla vergine, possibilmente tra i dodici ed i sedici anni: ragazze vergini di questa età se ne trovano ancora, ma che sappiano anche tessere è un altro paio di maniche… alcuni si limitano ad affermare che la fanciulla intonsa di cui sopra debba almeno tagliare la stoffa, o soltanto dare il primo colpo di forbice, e questo è già più facilmente fattibile. Se invece la veste ve la fabbricate da soli (e non siete una illibata donzella dell’età giusta) potete procedere in un altro modo; preparate una bacinella, possibilmente nuova e altrettanto consigliabilmente non di plastica, oppure prendetene una di materiale plastico e rivestitene l’interno con il foglio di alluminio da cucina, poi riempitela d’acqua di sorgente e gettateci dentro tre prese di sale grosso, meglio se integrale e comunque proveniente da una confezione nuova o, al limite, da una che usate solo per scopi magici. Mettete semplicemente a bagno la veste e fate in modo che si inzuppi completamente e tutta in una volta (usate un bacile abbastanza grande per contenere la veste, spruzzarci l’acqua sopra o bagnarla “a rate” non vale!) poi stendetela ad asciugare senza spremere fuori l’acqua!

Dopodichè fumigatela con l’incenso, stiratela e mettetela via fino a che non dovrete usarla. Se in futuro vorrete apportare delle modifiche alla vostra veste dovrete consacrarla nuovamente. Il mantello può essere usato anche senza sottoporlo a tale operazione. Come tutto il vostro armamentario magico, la veste è un oggetto assolutamente personale : non fatelo mai indossare a nessun altro, nemmeno per provare come sta, e neanche alle persone con cui siete più legati. Qualora doveste smettere una veste rituale di cui vi siete serviti per un certo tempo, ricordatevi di bruciarla: essa è pregna della vostra vibrazione personale e, quindi, costituisce un legame oggettuale ( un “testimone”) di cui chi volesse farvi del male può servirsi con profitto!

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